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lunedì 19 novembre 2012

ATTO DI IMPEGNO PER LA TUTELA DEL TERRITORIO

I cittadini del Comune di Fiumicino stanno assistendo in questi anni, da parte dei soliti pochi noti, ad un vero e proprio assalto al territorio in cui vivono. Grandi progetti inutili che rischiano di rovinare per sempre una bellissima terra e rendere l'aria irrespirabile.
In difesa dell'ambiente e della salute dei cittadini, alcuni comitati, associazioni e gruppi di persone hanno unito le forze e sottoscritto un atto di impegno per la tutela del territorio.


Questo il testo:

Il nostro Comune è formato da quindici paesi, medi e piccoli, sparsi su una superficie di oltre 200 chilometri quadrati, che presentano una realtà ambientale molto differenziata: piccoli centri rurali immersi nella campagna, centri turistici costieri e centri urbani di maggiore entità, un grande aeroporto. Questo territorio è la “casa comune” di una popolazione in continua crescita, attualmente di oltre 72.000 persone (che d’estate salgono a 150.000) e costituisce uno degli ultimi polmoni verdi della provincia di Roma.

Un territorio che costituisce un patrimonio naturale, storico, culturale ed archeologico di estrema ricchezza, con 138 kmq occupati da attività agricole. Un paesaggio rurale di elevato valore, che potenzialmente potrebbe sperimentare un nuovo sistema agricolo, promuovendo una funzione ambientale e
turistica integrandola in un progetto di alta valenza economica ed innovativa con il concetto della multifunzionalità che tenga conto della sostenibilità, della qualità, della sicurezza alimentare, del benessere della collettività e delle opportunità occupazionali dell’area. Sino ad ora questo territorio è riuscito a conservare almeno in parte le sue prerogative originali, nonostante da anni sia sottoposto ad una miriade di interventi che determinano solo consumo di suolo e aumento dell’inquinamento.

La Riserva del Litorale è un bene collettivo che non può essere divorato dalla realizzazione del raddoppio dell’aeroporto e di impianti industriali, in virtù d’interessi privati. Le ricadute di questa ipotizzata trasformazione su tutti noi sarebbero incalcolabili. Stiamo assistendo al proliferare di una miriade
di opere, già attivate/o in fase progettuale, che sono o dovrebbero essere localizzate nel nostro territorio o nelle sue vicinanze e che hanno un impatto molto pericoloso per la salute dei cittadini. In progetto, oltre al raddoppio dell’aeroporto, ci sono le nuove le centrali a biogas a Maccarese e la probabile discarica a Monti dell’Ortaccio; mentre già oggi fanno sentire i loro effetti negativi: l’attuale aeroporto intercontinentale “Leonardo da Vinci”, le centrali a biogas a Maccarese già esistenti, le centrali termoelettriche a metano, i depositi carburanti, la vicina Valle Galeria con la nota discarica, il gassificatore, la raffineria e i suoi sette camini di emissione, l’inceneritore di rifiuti ospedalieri, gli elettrodotti, le piste degli aerei.

Tutto questo ha già avvelenato l’aria che respiriamo collocando il nostro Comune, quello di Cerveteri e di Civitavecchia in base al Piano di Riqualificazione Ambientale della Regione Lazio del 2010, in zona B, ossia Comune in cui si è verificato il superamento del limite massimo previsto dalla legge per almeno un inquinante.I pochi dati noti sulla qualità dell’aria svelano una situazione preoccupante, coperta finora dalla mancanza di monitoraggi costanti.

Riteniamo necessario unire le nostre forze per salvaguardare la qualità della nostra vita e della
nostra salute come obiettivo primario e per questo ci impegniamo ad assumere iniziative comuni tese a:

1. richiedere ed ottenere un monitoraggio continuo ed esteso a tutto il territorio comunale dei livelli di inquinamento ambientale;
2. contrastare l’insediamento di nuovi impianti inquinanti (discariche, centrali a bio gas, nuovi
aeroporti, ecc.) tanto più in assenza di dati rigorosi e puntuali;
3. sollecitare l’aggiornamento della classificazione in zone del territorio comunale sull’inquinamento
acustico.
4. Contrastare ogni tentativo di deperimetrazione e declassificazione della riserva
5. Chiedere l’attivazione della Consulta così come previsto dallo Statuto Comunale al fine di rendere
effettivo il controllo e la tutela del territorio
6. Far approvare il regolamento di gestione della riserva
7. Salvaguardare l’agricoltura come sistema produttivo finalizzato alla tutela del territorio e
dell’ambiente.

Comitato Rifiuti Zero Fiumicino, Comitato FuoriPista, Terrre, Comitato spontaneo per la tutela del Villaggio dei pescatori , Comitato Rifiuti Zero Passoscuro, Nuovo Comitato Cittadino Focene


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