Comunicato
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Il
Comitato FuoriPISTA è fortemente
preoccupato per l’avvicinarsi
inesorabile della data in cui potrebbero avere inizio le
procedure di esproprio delle case e delle
aziende situate a Maccarese, nell’area interessata al progettato
raddoppio dell’aeroporto di Fiumicino. Ne sarebbero coinvolte
circa 300 famiglie, proprietarie delle case e delle aziende situate
sui terreni destinati, secondo il progetto di Aeroporti di Roma
(AdR), al secondo aeroporto di Fiumicino.
Il
DPCM del 21 dicembre 2012, firmato da Mario Monti, infatti autorizza
AdR ad avviare gli espropri a partire già dal
2014 e a terminarle entro il 2019, cioè ben
prima non solo di aver presentato il progetto definitivo al Ministero
dell’Ambiente ed aver acquisito i tutte le necessarie
autorizzazioni e pareri (VIA, VAS, ecc) previsti dalle normative
nazionali ed europee, ma addirittura ancora prima di sapere se la
condizione stabilita dal Contratto di
Programma sarà stata raggiunta. Secondo
l’Accordo di Programma
infatti ADR potrà passare alla fase del raddoppio se
e solo se nel 2021 avrà raggiunto i 51
milioni di passeggeri all’anno. Riteniamo questo ‘anticipo’
fuori da ogni logica e chiediamo che qualsiasi atto in questa
direzione sia bloccato.
Per
questo, nei giorni scorsi, il Comitato FuoriPISTA – dopo le lettere
inviate al Vice-ministro dei Trasporti, alla Regione Lazio e all’ANCI
- si è rivolto direttamente al Sindaco di Fiumicino e ai Capigruppo
di tutti i partiti presenti in Consiglio Comunale chiedendo a tutti
di agire concretamente per difendere i cittadini. Se malauguratamente
gli espropri dovessero partire, si determinerebbero le condizioni per
un vero e proprio dramma che, inevitabilmente, si rifletterebbe
sull’intero tessuto sociale di una parte consistente del Comune di
Fiumicino, con tensioni e problematiche che sarebbe
l’amministrazione Comunale a dover affrontare e tentare di
risolvere.
Nelle
lettere inviate, il Comitato ha chiesto ai Capigruppo di predisporre
urgentemente gli atti necessari a presentare formale ricorso al TAR
contro il Decreto Monti, in particolare contro questo insensato
avvio “anticipato” (di ben 7 anni) degli espropri a prescindere
da condizioni di sorta nonché dalla normativa in vigore. E’ stato
segnalato che, tecnicamente, è possibile per il Comune inserirsi nei
ricorsi che alcune realtà imprenditoriali ed associazioni dei
consumatori hanno già presentato al Tar su altri aspetti specifici
del Decreto (la prima udienza è stata fissata per il 18 dicembre
prossimo).
Chiediamo
quindi ai Consiglieri ed
in particolare al Sindaco di esercitare
nel concreto la propria volontà politica agendo anche con i fatti a
favore e in difesa dei propri cittadini.