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martedì 28 aprile 2009

IL PEOPLE MOVER FERMA AL “C”

Progettata infrastruttura su rotaia che, oltre a decongestionare il traffico veicolare, permetterà d’incrementare l’intermodalità dei vari sistemi di trasporto da e per l’aeroporto di Fiumicino.

Dai 55 ai 60 milioni di passeggeri l’anno: questa la previsione di crescita dell’aeroporto di Fiumicino in una proiezione fino al 2020. Un obiettivo raggiungibile con un adeguato Piano di sviluppo infrastrutturale, che mantenga la capacità dell’aeroporto in un rapporto equilibrato tra domanda e offerta e che sia, allo stesso tempo, sostenibile a livello ambientale. Sono cifre che richiedono una mobilità mirata, focalizzata sugli spazi attuali, ma proiettata verso lo sviluppo a nord dell’aeroporto. Lo spostamento degli operatori e dei passeggeri nelle varie zone dell’aeroporto, avviene oggi con un servizio di bus navetta, gratuita, che collega i due estremi del sedime aeroportuale, da Cargo City alle aerostazioni.
Il livello di questo servizio è, naturalmente, non dimensionato rispetto alla domanda futura e, per quanto riguarda il traffico veicolare, si rischia una congestione della viabilità, specie nei pressi dei terminal. Il Gruppo Adr, per affrontare al meglio il tema della mobilità interna a Fiumicino, ha progettato un sistema di trasporto automatizzato, denominato people mover GRTS (Round Railway Transport System), il cui tracciato partirà dall’area est e nella prima fase avrà sei stazioni: Cargo City, Area Parcheggi, Area Tecnica stazione di Porto, Area Tecnica est Alitalia, Terminal A, Terminal C.

Il progetto preliminare, per un importo di 2,7 milioni di euro, è stato in parte finanziato con i fondi della UE, che lo ha ritenuto di “alto e strategico profilo per l’incentivazione dell’intermodalità trasportistica nel settore aeroportuale”. Per la realizzazione dell’opera sono previsti 50 milioni di euro. In una seconda fase il collegamento potrà essere esteso anche ai siti archeologici (Porto di Claudio e Porto di Traiano), al distretto industriale di Fiumicino con il futuro Porto turistico a sud, favorendo anche l’intermodalità acqua-ferro e il traffico croceristico. A lungo termine si potrà realizzare un ampliamento del Sistema Aerostazioni (Fco 2) a Nord dello scalo - attribuendo così all’area parcheggi il ruolo importante di nodo intermodale - nonché il relativo collegamento alle direttrici stradali e ferroviarie (SS Aurelia, A12, FS) del settore settentrionale. In questo modo sarà possibile generare l’effetto “rete” integrato, in grado di migliorare tutta la mobilità del quadrante Ovest di Roma.

(da HUB, Mensile informativo della società ADR)