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venerdì 13 marzo 2015

Bene l’OdG su ZPS per le Vasche di Maccarese: ora si proceda ad attuare la delibera

COMUNICATO STAMPA

Il Comitato FuoriPISTA saluta positivamente la delibera comunale che finalmente avvia la procedura ufficiale per il riconoscimento come Zona di Protezione Speciale delle “Vasche di Maccarese”.
Come è noto, le Vasche di Maccarese sono un’Oasi WWF di oltre 30 ettari totalmente ricadenti all’interno dell’Area 1 (di massima protezione) della Riserva Naturale Statale del Litorale Romano, istituita con Decreto del Ministro dell’Ambiente nel lontano 1996. L’Oasi, attualmente data in gestione a Programma Natura, costituisce una zona di particolare importanza conosciuta anche a livello internazionale per il passaggio e lo stazionamento di numerose specie di volatili.
L’ordine del giorno votato dal Consiglio Comunale fa seguito ad un percorso avviato ormai da circa un anno, quando il Comitato FuoriPISTA, il WWF e la LIPU, hanno sottoscritto una richiesta formale al Sindaco e agli Assessori competenti affinché - sfruttando la direttiva europea “Natura 2000” - venisse salvaguardata l’Oasi WWF delle Vasche. Il progetto di Raddoppio dell’Aeroporto infatti prevede, di far partire le testate delle nuove piste a poche decine di metri dalle Vasche stesse.
A tale prima iniziativa ha fatto seguito l’intensa campagna di raccolta firme che il Comitato FuoriPISTA ha promosso insieme alle Associazioni Ambientaliste nazionali e locali della Petizione in difesa della Riserva Naturale Statale del Litorale Romano che chiedeva esplicitamente anche il riconoscimento ZPS per le Vasche, e che ha raccolto oltre 3000 firme, consegnate qualche giorno fa al Presidente della Regione Lazio e al Sindaco di Fiumicino.
Ci auguriamo di non dover assistere, nonostante la sollecitudine dei Consiglieri Comunali, ad un altro anno d’inerzia politico-amministrativa prima che venga formalizzata la Delibera comunale. Il Comitato FuoriPISTA, si rende fin da ora disponibile ad incontrare i componenti delle Commissioni Consigliari ed i relativi Assessori per definire gli aspetti tecnici utili ad ottimizzare i tempi d’approvazione della Delibera.

lunedì 9 marzo 2015

PETIZIONE POPOLARE IN DIFESA DELLA RISERVA NATURALE STATALE DEL LITORALE ROMANO

COMUNICATO STAMPA

In data odierna sono state consegnate al Presidente della Regione Lazio e ai Sindaci di Roma e di Fiumicino le oltre tremila firme di cittadini del territorio che hanno sottoscritto la Petizione in difesa della Riserva Naturale Statale del Litorale Romano.
E’ noto che negli ultimi mesi la Riserva Naturale Statale è stata sottoposta a numerosi attacchi, soprattutto nella parte ricadente nel territorio di Maccarese, con i ripetuti e ancora in corso sversamenti di cherosene dall’oleodotto dell’Eni che hanno avuto un impatto devastante, e le trivelle che, pur in assenza delle dovute autorizzazioni - che, come certificato dallo stesso Ministero dell’Ambiente erano necessarie - sono entrate in azione per conto della Società Aeroporti di Roma nell’area della futuribile IV Pista, per non parlare dell’intero progetto di Raddoppio che, se realizzato, priverebbe la Riserva di ben 1300 ettari.
A fronte del ricorso presentato da AdR al Tar del Lazio contro l’estensione della Zona 1 della Riserva, decretata dal Ministero dell’Ambiente su proposta della Regione Lazio e dei Comuni di Roma e di Fiumicino, il Comitato FuoriPISTA insieme alle più significative associazioni ambientaliste - FAI Lazio, Italia Nostra Roma, Italia Nostra Lazio, Legambiente Lazio, LIPU, WWF Lazio – e con l’adesione delle associazioni del territorio (Associazione L’Albero, Dolce Spiaggia, Associazione 99 Fontanili, Associazione Terrre, Comitato Rifiuti Zero Fiumicino, Comitato Passoscuro Resiste, Comitato spontaneo del Villaggio dei Pescatori di Fregene) - hanno deciso di promuovere questa Petizione popolare in difesa della Riserva, sottolineando come la Riserva costituisca:



una porzione significativa di territorio alle porte della Capitale, ricco di storia, caratterizzato in passato dalle paludi e da ambienti naturali unici nel loro genere e che si sono conservati nonostante la forte antropizzazione. Un territorio che alla fine dell’Ottocento è stato bonificato prosciugando le acque del grande Lago di Maccarese. Un territorio reso fertile ed abitabile nel corso degli anni Trenta grazie alla bonifica integrale e che oggi è totalmente coltivato, in alcune zone con colture di pregio.
Un territorio che proprio per questo è fragile e tuttora soggetto ad allagamenti ed esondazioni che le idrovore ancora oggi in funzione continuano giorno e notte a mantenere asciutto e che per questo richiede attenzione e cure costanti. Per questo nel 1996 è stata istituita la Riserva Naturale Statale del Litorale Romano. Proprio su questo territorio si vuole intervenire realizzando il secondo aeroporto di Fiumicino distruggendo così 1300 ettari di Riserva.
Con il recente Decreto del ministero dell’Ambiente di Riperimetrazione della Riserva è stata anche ampliato la Zona 1. Con l’ampliamento della Zona 1 della Riserva si protegge anche un importante sito archeologico protostorico, oltre a resti di epoca romana di cui è ricca tutta la zona.
In pochissimo tempo, oltre tremila cittadini, hanno sottoscritto testualmente la richiesta che:
  • Venga contrastato ogni tentativo di riduzione delle aree della Riserva e in particolare di quelle di Maccarese indicate come Zona 1 (massima protezione)
  • Le “Vasche di Maccarese” ( già in Zona 1) siano riconosciute Zona Protezione Speciale (ZPS) secondo le normative europee
  • La Regione Lazio approvi le Norme di salvaguardia e il Regolamento di gestione della Riserva

Confidiamo che le autorità locali, i Sindaci di Fiumicino e di Roma, il Presidente della Regione Lazio, e lo stesso Ministero dell’Ambiente e la Commissione di Riserva ai quali oggi la Petizione viene consegnata tengano conto di quanto richiesto dai loro cittadini.

Comitato FuoriPISTA - FAI Lazio - Italia Nostra Roma - Italia Nostra Lazio –
Legambiente Lazio - LIPU Lazio - WWF Lazio

domenica 22 febbraio 2015

La Corte dei Conti indaga su “presunte illegittimità sul Raddoppio dell’Aeroporto di Fiumicino”

COMUNICATO STAMPA

Mafia Capitale e non solo

Tra le pieghe della lunghissima Relazione della Corte dei Conti per il Lazio, del procuratore De Dominicis che ha inaugurato l’anno giudiziario pochi giorni fa, compare una notizia che avrebbe meritato ben altro spazio dell’articoletto apparso su La Repubblica-Roma, unica testata peraltro a riportare l’informazione.
Tra le principali istruttorie aperte nel corso del 2014 dalla Corte dei Conti per il Lazio troviamo infatti quello che per entità delle cifre in gioco è forse il caso più rilevante; si tratta, testualmente, del “Raddoppio aeroporto di Fiumicino un business da 20 miliardi: presunte illegittimità”.
La Corte dei Conti sta quindi indagando su “presunte illegittimità” relative al Progetto di Raddoppio dell’Aeroporto, detto anche “Fiumicino Nord”, approvato con l’Atto Unico di Convenzione-Contratto di Programma Enac-AdR (DPCM del 21.12.2012) e la cui realizzazione potrà essere avviata se, nel 2021, si saranno registrati oltre 51 milioni di passeggeri all’anno.
Il Comitato FuoriPISTA ricorda che già nel 2013 aveva segnalato alla stessa Corte, mediante un Esposto, diversi aspetti della Convenzione-Contratto di programma ritenuti problematici, tra questi:
  • le modalità di finanziamento delle opere progettate (non mediante investimenti ma con i proventi derivanti dalle tariffe di imbarco, quindi a carico dei passeggeri, per le opere in progetto - totale di euro 12,5 miliardi – e a carico degli enti pubblici per le infrastrutture di collegamento stradale, autostradale e ferroviario per altri 5,5 miliardi);
  • le clausole previste a tutela della concessionaria AdR nell’eventualità di una diminuzione del volume di traffico rispetto alle previsioni (condizione puntualmente verificatasi già dopo il primo anno);
  • le modalità stabilite per il calcolo degli indennizzi, ecc.
Inoltre - la notizia è sempre di questi giorni - è stato insediato un Tavolo di collaborazione permanente tra la Corte dei Conti e l’Autorità Nazionale Anticorruzione, di cui è presidente Raffaele Cantone.
Il Comitato FuoriPISTA valuta positivamente l’interessamento della Corte per quella che si configura essere una delle maggiori Grandi Opere del nostro Paese e che per l’entità degli interessi, delle speculazioni e dei protagonisti in gioco da una parte e, dall’altra, per la vastità e gravità delle conseguenze ambientali, economiche e sanitarie che la realizzazione di quest’opera avrebbe, merita un esame approfondito, scrupoloso e pienamente insensibile a pressioni di sorta, che sappia porsi a reale tutela dell’interesse pubblico e a garanzia dei benefici per la collettività.
Ci auguriamo che le indagini siano rivolte anche alla mancata attività di controllo da parte dell'Ente preposto (ENAC)
Fiumicino, 22 febbraio 2015

domenica 8 febbraio 2015

Riserva Statale del Litorale Romano - Entro 12 mesi il Piano ed il regolamento

Il Comitato FuoriPISTA, l’Associazione Dolcespiaggia, Il G.A.T.C Gruppo Archeologico del Territorio Cerite, Italia Nostra e il WWF Litorale Romano, hanno incontrato il 4 Febbraio 2015, il Commissario ad acta incaricato a redigere il Piano di Gestione e il regolamento attuativo della Riserva Naturale Statale del Litorale Romano.

 

Il Commissario Dott. Consoli, nel corso dell’incontro, ha esposto dettagliatamente il percorso politico-amministrativo facendo anche presente che entro 12 mesi, cioè entro il 30 dicembre 2015, dovrà terminare il lavoro per consegnarlo al Ministro dell’Ambiente per l’approvazione definitiva del Piano e del regolamento della Riserva. Inoltre ha più volte manifestato l’interesse ad effettuare sopralluoghi nel territorio, a ricevere informazioni e suggerimenti dalle Associazioni e ad effettuare le dovute consultazioni con le realtà interessate e operanti nel territorio, nonché partecipare ad eventuali eventi di studio e approfondimento.

Le Associazioni hanno espresso soddisfazione per l’incarico al Dott. Consoli e danno atto all’Assessore all’Ambiente della Regione Ing. Refrigeri di aver assegnato l’incarico, nei tempi comunicateci nel corso della riunione svoltosi il 2 dicembre 2014, in modo di giungere, dopo ben 19 anni, senza ulteriori ritardi all’atteso strumento di gestione affinché la Riserva diventi finalmente modello di economia eco-sostenibile.

I convenuti hanno manifestato la totale disponibilità a mettere a disposizione del Commissario, entro tempi brevi, della documentazione, le proprie conoscenze e esperienze accumulate in anni d’impegno nel territorio al fine di migliorare il Piano e salvaguardarlo da ulteriori interventi edificatori.

L’Associazione Dolcespiaggia ha consegnato il Documento Programmatico “La Riserva, un’idea trent’anni dopo”, il rappresentante del G.A.T.C. ha consegnato del materiale informativo.


Comitato FuoriPista
Associazione Dolcespiaggia
G.A.T.C.
Italia Nostra
WWF Litorale Romano

domenica 1 febbraio 2015

Facciamo chiarezza sui numeri del traffico aereo a Fiumicino!

Il Comitato FuoriPISTA, reagendo alle notizie di stampa del 27 gennaio scorso sulla crescita dei voli a Fiumicino, lancia un appello ai membri del Consiglio Regionale denunciando lo stato reale della situazione del traffico aereo a Fiumicino e le strategie utilizzate per continuare a sostenere la necessità del Raddoppio dell’Aeroporto.
Il Comitato chiede alla Regione di contribuire, come prevede la legge, alla definizione del Piano Nazionale degli Aeroporti in modo da tutelare la salute dei cittadini di Fiumicino e Ciampino e da salvaguardare l’ambiente, impedendo lo scempio della Riserva che sarebbe di enormi proporzioni.
Di seguito l’Appello ai Consiglieri Regionali.

                                Appello ai Consiglieri della Regione Lazio

Nel testo che alleghiamo al presente Appello documentiamo una volta di più la situazione reale del traffico aereo a Fiumicino e descriviamo i marchingegni messi in atto per sostenere l’esigenza del Raddoppio dell’aeroporto malgrado il fatto che - con le opere in via di realizzazione di “Fiumicino Sud” all’interno dell’attuale sedime - l’aeroporto sarà in grado di soddisfare una domanda di oltre 70 milioni di passeggeri all’anno, come già prevedeva AdR nel suo Piano industriale del 2000 e come risulta dai documenti dell’ENAC .

Vi chiediamo di intervenire in qualità di membri che siedono nell’attuale Consiglio della Regione Lazio, assumendo la responsabilità di una decisione che l’art. 117 della Costituzione vi affida, e di contribuire alla definizione del Piano Nazionale degli Aeroporti per la parte di competenza della Regione Lazio, indicando per i voli low cost una soluzione alternativa a Fiumicino e Ciampino, che sia meno dannosa per i cittadini, che già ora subiscono l’impatto sulla salute degli inquinamenti atmosferico ed acustico prodotti dall’aeroporto, e che sia meno devastante per l’ambiente.

Vi chiediamo di non rendervi corresponsabili di un gioco che andrebbe a vantaggio solo dei grandi interessi speculativi, danneggiando irrimediabilmente un bene comune quale è la Riserva Naturale Statale del Litorale Romano che verrebbe cementificata per 1300 ettari.

Difficilmente i cittadini potrebbero comprendere un silenzio da parte della Regione Lazio che con evidenza risponderebbe a logiche di altra natura, che poco avrebbero a che vedere con le necessità effettive del traffico aereo e della pubblica utilità.

Riteniamo che sia arrivato il momento di fermarsi per tempo, evitando, come invece è successo per altre Grandi Opere, di procedere avanzando su una strada che poi si rivela impraticabile proprio dal punto di vista della necessità dell’opera e della sua sostenibilità, dovendo in sopraggiunta far pagare alla collettività i costi di una rinuncia troppo tardiva.

A seguito del comunicato di Assaeroporti del 27 gennaio 2015
Facciamo chiarezza sui numeri
del traffico aereo a Fiumicino!

 Dopo due anni di crisi in cui il sistema aeroportuale nazionale ha perduto complessivamente quasi 4 milioni di passeggeri (-1 milione nel 2012 e altri circa -3 milioni di passeggeri nel 2013), Assaeroporti ha comunicato il 27 gennaio scorso che il dato del 2014 è in controtendenza: 150 milioni di passeggeri complessivi nel Belpaese (+1,7 mln rispetto al 2013), di cui circa 38,6 a Fiumicino (+1,3 mln.).

Dai dati forniti da AdR risulta che Fiumicino aveva contribuito in modo significativo al trend negativo degli ultimi anni: un -600 mila passeggeri nel 2012 e -1,1 milioni ulteriori nel 2013. Se però mettiamo a confronto dati 2012-2014 con le previsioni, peraltro certificate dall’ENAC, la perdita in soli tre anni è veramente impressionante: -5,7 milioni di passeggeri e -54.174 movimenti!

Certo Fiumicino è il maggiore aeroporto italiano, ma è anche quello per il quale si stima di raggiungere nel 2044 ben 100 milioni di passeggeri/anno, giustificando così il progetto megagalattico di Raddoppio con la costruzione di un vero e proprio secondo aeroporto a fianco del primo in piena Riserva del Litorale Romano.

Come accade costantemente per le Grandi Opere, anche in questo caso, il Raddoppio si basa su dati irrimediabilmente ottimistici: nella documentazione portata da AdR a sostegno del Raddoppio, la curva che illustrava l’aumento del traffico a Fiumicino - dal 2012 al 2044 - sale senza incertezze verso il traguardo degli 87 mln di passeggeri/anno, anche se – bisogna pur dirlo – le previsioni avevano prudenzialmente adottato per i primi anni un tasso di crescita più contenuto, per poi impennarsi bruscamente a partire dal 2021.

Ciò nonostante è proprio in questi primi anni – cioè quando dovrebbe essere più facile fare previsioni attendibili - che le previsioni sono risultate subito fallaci. Anzi. Addirittura da prima della firma della Convenzione-Contratto di programma ENAC-AdR avvenuta a dicembre 2012, quando già si sapeva che Fiumicino aveva registrato sulle previsioni un delta negativo di -3,3%.

E certo non denota una straordinaria capacità previsionale asserire in modo trionfalistico come faceva sul Corriere il 12 marzo 2013 l’a.d. di AdR Lo Presti:  "I primi mesi dell'anno, o meglio i primi 70 giorni, ci mostrano dati significativi che confermano Roma come un importante aeroporto. Da inizio anno a ieri sera il traffico intercontinentale ha registrato una crescita del 3,6%. … il sistema aeroportuale romano ha accolto nel 2012 41 milioni di passeggeri e Fiumicino si collochi tra i primi sei aeroporti con un traffico di passeggeri passato in 10 anni da 25 a 37 milioni, con un incremento medio annuo del 4%".

Invece, il 2013 si concluderà con un bel -7% di scarto tra previsioni certificate nel Contratto di programma e dati reali, in altre parole sono mancati all’appello 1,7 milioni di passeggeri!

Ma evidentemente la retorica non basta, e per continuare a sostenere la necessità del Raddoppio riducendo lo scarto tra previsioni e realtà si è giocata la carta dei low cost. Più dei 6 mln di passeggeri del 2013 a Fiumicino sono stati generati dalle compagnie low cost. Senza di questi, Fiumicino avrebbe avuto solo 30 mln di passeggeri, cioè un -23% sulle previsioni - un delta negativo come quello che si è verificato recentemente a Linate, e che ha convinto l’ENAC a ritirare il progetto della III Pista. Per tornare a Fiumicino, nel 2014 (anche se i dati definitivi non sono ancora disponibili) tolte le low cost i passeggeri sarebbero stati comunque meno di 32 mln, contro una potenzialità dell’aeroporto che una volta completate le opere di Fiumicino Sud, già approvate e in parte cantierizzate dentro l’attuale sedime raggiungerà la capacità di oltre 70 mln di passeggeri/anno.

Che si voglia colmare la perdita di passeggeri – per non parlare del traffico merci e postale che a Fiumicino è in caduta libera – utilizzando le strutture “sottoutilizzate” del Leonardo da Vinci può essere anche comprensibile – pur consentendo in questo modo un inedito e dequalificante connubio tra compagnie di linea e low cost - ma che questo marchingegno possa servire a giustificare la distruzione di 1300 ettari di Riserva Naturale Statale, per creare due aeroporti uno a fianco dell’altro, è veramente pura follia. Secondo queste voci, che pure girano, il Lazio si troverebbe ad avere il più grande aeroporto low cost non solo del Paese ma forse dell’intero pianeta (l’attuale Fiumicino Sud di 1600 ettari ), con accanto il nuovo Fiumicino Nord, più piccolo ma pur sempre di 1300 ettari, come hub intercontinentale.

Sono ormai in molti a pensare che dietro al Raddoppio si nascondano mire speculative che poco hanno a che fare con il traffico aereo e molto con lo sfruttamento di uno dei pochi territori sopravvissuti allo scempio che ha coinvolto tutte le aree periferiche che circondano la Capitale.

lunedì 19 gennaio 2015

Min.Ambiente e Commissione di Riserva danno ragione al Comitato FuoriPISTA - Necessarie le autorizzazioni per trivellare e fare sondaggi nella Riserva

COMUNICATO STAMPA



Sulla faccenda delle trivellazioni a Maccarese fatte all’interno della Riserva e a nord del sedime aeroportuale per conto di Aeroporti di Roma, è intervenuto direttamente il Ministero dell’Ambiente dando ragione a chi, come i cittadini riuniti nel Comitato FuoriPISTA, ha sempre sostenuto che tali interventi fossero in palese violazione degli art. 7 e 8 del Decreto istitutivo della Riserva Naturale Statale del Litorale Romano.
Ma ricapitoliamo brevemente i punti salienti della faccenda.
Malgrado le molteplici sollecitazioni del Comitato FuoriPISTA, e a fronte di un esposto che denunciava le trivellazioni in atto fin dal 8 novembre, il Comune di Fiumicino, nelle sue vesti di Ente gestore della Riserva non è intervenuto immediatamente per bloccare le trivellazioni e i sondaggi.
Il Sindaco – come ha pubblicamente dichiarato nel Consiglio Comunale del 18 novembre scorso - ha invece percorso un’altra strada: quella di chiedere alla stessa Società Aeroporti di Roma che tipo di lavori si stessero eseguendo (generiche indagini geodiagnostiche che nulla hanno a che vedere con la IV Pista e il raddoppio dell’aeroporto!) e di fidarsi, almeno in prima istanza, del parere espresso dallo studio legale di quest’ultima (che negava la necessità di qualsivoglia autorizzazione). Praticamente è stato come chiedere all’oste se il vino fosse buono.
Il Presidente della Riserva, interpellato dal Comune per maggiori delucidazioni, ha invece risposto che trivellazione e sondaggi necessitano delle dovute autorizzazione ed inoltre ha ricordato che: “come è noto a codesto Comune Città di Fiumicino questa Commissione nella seduta del 29 ottobre 2014 ha esaminato un progetto per la ricerca di risorse geotermiche in aree interne alla Riserva, tramite sondaggi e trivellazioni, esprimendo parere negativo su tale intervento”.
Dal che, tra l’altro, si deduce che il Comune già sapeva che per eseguire i lavori di trivellazione e sondaggio nelle aree della Riserva erano necessario le relative autorizzazioni.
Infine, è arrivata la lettera del Ministero dell’Ambiente, che si è mosso su sollecitazione di un’interrogazione presentata dal Senatore Cervellini di SEL (mentre altre interrogazioni a firma dei Parlamentari Daga, Vignaroli e Segoni del M5S sono state presentate anche alla Camera dei Deputati e del Consigliere Porrello sempre del M5S alla Regione Lazio). Nella sua lettera il Ministero ha espressamente intimato al Comune di Fiumicino che “ove fosse confermata l’assenza del parere e del titolo autorizzativo previsti (…) dovrà procedere all’assunzione delle dovute determinazioni …”. Fuori dal burocratese, significa che per effettuare qualsivoglia intervento in aree 1 e 2 della Riserva Naturale Statale del Litorale Romano erano e sono necessarie specifiche autorizzazioni da parte dell’Ente Gestore (il Comune stesso) e la Commissione di Riserva, su istruttoria predisposta dal Comune.
L’esito di questa vicenda è indubbiamente una vittoria per tutti i cittadini che si battono contro il raddoppio dell’aeroporto, per la difesa del territorio, dell’ambiente, per una economia agroalimentare, per un turismo di qualità, in un ambito di legalità. Bisogna infatti che sia chiaro chi, in questa vicenda, si muove sul terreno della legalità e del rispetto delle leggi e di chi invece sembra voler percorrere altre vie.
Ora, nella convinzione che tutti i cittadini sono uguali di fronte alla legge, ci aspettiamo e chiediamo che – oltre alla sospensione di qualsiasi attività geognostica eventualmente ancora in atto senza le dovute autorizzazioni - i terreni sui quali questi interventi sono stati effettuati – come di prassi - vengano posti sotto sequestro , inoltre, che venga immediatamente ripristinata la situazione precedente, eliminando anche i pozzetti e i picchetti che sono stati lasciati sul terreno e, infine, che vengano comminate le dovute sanzioni nei confronti della società che ha effettuato le rilevazioni senza i permessi necessari.

Presentata mozione per il contenimento e l'abbattimento del rumore

A fronte delle numerose richieste perpretate dal Comitato FuoriPista e dalle altre associazioni attive sul territorio del Comune di Fiumicino, nel dicembre 2014 i Consiglieri Angelo Petrillo, Antonio Bonanni ed Erica Antonelli hanno presentato una mozione in cui viene chiesto al Sindaco e agli Assessori competenti ad attivarsi affinchè vengano rispettati gli obblighi previsti dalla legge ed il gestore Aeroportuale comunichi all'Amministrazione Comunale:

- il piano di contenimento e abbattimento del rumore;
- l'entità dei fondi accantonati annualmente e complessivamente a partire dalla data di entrata in vigore della L. 447/L995;
- lo stato di avanzamento fisico e finanziario dei singoli interventi previsti, comprensivo anche degli interventi conclusi;
Attendiamo la risposta del Gestore Aeroportuale e vigileremo affinché la legge venga rispettata.



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martedì 13 gennaio 2015

Trivellazioni - Interrogazioni alla Regione Lazio e alla Camera dei Deputati da parte del M5S

La vicenda delle trivellazioni eseguite senza le dovute autorizzazioni in zona 1 della Riserva Naturale Statale del Litorale Romano e in totale violazione degli articoli 7 e 8 del decreto istitutivo della Riserva medesima, è arrivata al Senato della Repubblica, alla Camera dei Deputati e alla Regione Lazio.

     


Il Senatore Massimo Cervellini di SEL ha presentato una interrogazione in Senato, gli Onorevoli Stefano Vignaroli e Samuele Segoni del M5S hanno presentato una interrogazione alla Camera dei Deputati, mentre il Consigliere regionale Devid Porrello del M5S l’ha presentato alla Regione Lazio.

Chissà se le Autorità interrogate si degneranno di una risposta. Inoltre sarebbe auspicabile che l’Autorità delegata alla gestione della Riserva (in questo caso il Comune di Fiumicino), provvedesse ad avviare la procedura di sequestro dei terreni dove sono state eseguite le trivellazioni.

Ribadiamo ancora una volta che il Comune come casa della partecipazione e di vetro si distingue anche con atti che pongono nello stesso piano giuridico, a fronte di una violazione delle norme vigenti, un semplice cittadino ed una azienda.