Espropri

sabato 23 marzo 2013

Gemina: Corte Conti ha registrato contratto programma Adr

(AGI) - Fiumicino, 18 mar. - "L'Enac ha notificato alla controllata Aeroporti di Roma il provvedimento della Corte dei Conti di registrazione del Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri del 21 dicembre 2012, che ha approvato l'Atto Unico Convenzione-Contratto di Programma stipulato tra Adr ed Enac". Lo comunica Gemina in una nota. "La registrazione del Dpcm da parte della Corte dei Conti - - informa la nota - e' intervenuta in data 8 marzo 2013, rendendo pienamente efficace l'Atto Unico Convenzione-Contratto di Programma Adr dal 28 dicembre 2012, data di pubblicazione del Dpcm sulla Gazzetta Ufficiale". (AGI)

http://www.agi.it/ultime/notizie/articoli/201303182100-eco-rom0112-gemina_corte_conti_ha_registrato_contratto_programma_adr

domenica 17 marzo 2013

Il rumore aeroportuale nel Lazio

Il CRISTAL (Centro Regionale Infrastrutture Sistemi Trasporto Aereo del Lazio) si occupa delle azioni di monitoraggio, verifica e controllo del rumore aeroportuale a tutela della salute dei cittadini e a supporto delle scelte delle Amministrazioni.
Allo stato attuale la problematica dell'inquinamento acustico originato dagli aeroporti del Lazio riguarda prevalentemente l'area della Provincia di Roma (Aeroporti di Ciampino e Fiumicino), di seguito il link  ai bollettini sul rumore aeroportuale:  http://arpalazio.net/main/agenti/archivioRC.php

giovedì 14 marzo 2013

Fiumicino, un'altra 'grande opera'

Pubblichiamo integralmente l'articolo uscito sul settimanale L'espresso di questa settimana.

 

Fiumicino, un'altra 'grande opera'
di Silvia Cerami Un investimento da 12 miliardi di euro. Per allargare lo scalo e costruire la quarta pista entro il 2044. Il governo è favorevole, il nuovo governatore Zingaretti è contrario. Si farà o no?
(12 marzo 2013)
Un progetto faraonico, roba da 12 miliardi di euro. Per ampliare e ammodernare l'aeroporto di Fiumicino, con tanto di quarta pista. Il governo uscente ha dato il via libera al contratto e approvato l'aumento delle tariffe aeroportuali: più 10,5 euro per ogni viaggiatore in transito da e per Roma, un aumento che, se moltiplicato per gli attuali 37 milioni di passeggeri, porta nelle casse di AdR già entro il 2021 quei 3 miliardi che rappresentano la prima tranche di investimento.

Per i lavori AdR dovrà acquistare anche 1300 ettari di terreno circostante: da pagare alla famiglia Benetton, che ne è proprietaria per due terzi. La stessa famiglia Benetton è proprietaria del 35,9 di Gemina, che controlla a sua volta il 95 per cento di AdR.

L'ampliamento dell'aeroporto comunque s'ha da fare. I passeggeri aumenteranno, le stime parlano chiaro. Anche se i numeri variano: per Enac, l'Ente Nazionale Aviazione Civile ci saranno 80 milioni di passeggeri nel 2030; per Kpmg-Nomisma saranno meno, 77 milioni, nello stesso anno, ma per "l'intero sistema aeroportuale del Lazio". Secondo Adr invece nel 2044 saranno quasi 96 milioni.

Secondo gli studi con il solo progetto 'Fiumicino Sud', ristrutturando cioè le infrastrutture attuali, si arriverà ad una capacità di oltre 50 milioni di passeggeri all'anno. Troppo poco. Per far fronte ai restanti, quindi, è necessaria la nuova quarta pista.

E a chi obietta che altri aeroporti, come Heathrow, con un minor numero di piste, riescono a gestire 70 milioni di passeggeri, Adr spiega che «la tipologia di traffico al Leonardo da Vinci risente degli andamenti orari con 'picchi' e 'valli'», insomma in certi momenti della giornata gli aerei sono molti, in altre pochi.

Per l'allargamento bisognerà inglobare nello scalo i 1.300 ettari di Riserva Naturale del Litorale Romano, con alcune specie protette e le case coloniche dove abitano, dagli anni '20, trecento famiglie arrivate qui dal Nord per la bonifica. Tutto cementificato tranne 50 ettari che saranno inglobati nell'aeroporto di Fiumicino che verrà.

Inevitabili le proteste, incanalate nel comitato 'FuoriPista': «Il territorio è gravato da vincoli e in parte vi è il divieto di qualsiasi intervento», dicono. «Senza considerare che qui c'è già oggi un problema per la salute. Secondo i dati dell'Arpa, che finalmente abbiamo dopo ben 50 anni, c'è un costante superamento dei limiti dell'inquinamento acustico, persino in una zona vicino a una scuola pubblica».

La nuova pista sarà costruita su un terreno che prima della bonifica era ricoperto da un lago, ma dall'Enac tranquillizzano: «Sono stati sottoposti a indagini geologiche che hanno evidenziato caratteristiche migliori di quelle rilevate nelle aree attualmente occupate dalla pista 3».

La terza pista, quella a ridosso dei terreni su cui dovrebbe essere effettuata la quarta, presenta infatti frequenti disagi tecnici.

La 'grande opera' nel tempo dovrebbe portare, promettono, 220 mila posti di lavoro in più. Secondo AdR nel 2044 arriveranno ad essere «204 mila nel diretto on site, ben 24 mila in quello off site e poi quasi 100 mila nell'indiretto e oltre 175 mila nell'indotto». Senza contare i 6 mila occupati all'anno nei cantieri.

Già a oggi, secondo AdR, «il sistema aeroportuale genera circa 170 mila posti di lavoro». Quelli AdR però sono solo 2.500, di cui 850 a termine.

E la politica, cosa dice? Non solo gli esponenti del M5S, da sempre contrari al progetto, ma anche il neo eletto presidente Nicola Zingaretti non vuole il raddoppio. Con lui anche il potente piddino Esterino Montino, che ha abbandonato il consiglio regionale ed è ora in corsa per la poltrona da sindaco proprio di Fiumicino città. Una poltrona ambita perché oltre all'affaire aeroporto, collegamenti autostradali compresi, ci sono da gestire anche il porto di lusso (già sotto inchiesta giudiziaria) e il raddoppio del porto turistico di Ostia.

Tanto ambita che il centrodestra ha schierato Mario Baccini, vent'anni in Parlamento, già ministro della Funzione Pubblica del Cavaliere, prima ancora Udc, ora presidente dei Cristiano Popolari.

domenica 10 marzo 2013

ANCHE LA CONFINDUSTRIA CONTRO ADR

Il 21 dicembre del 2012, con il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, è stato approvato l'aumento delle tariffe aeroportuali. Il 6 marzo scorso l'Associazione di Confindustria dei vettori e degli operatori del trasporto aereo (ASSAEREO) ha comunicato alla stampa di aver depositato un ricorso al TAR del Lazio contro taleDecreto.

In più occasioni il Comitato FuoriPISTA ha denunciato le storture contenute nel Contratto Enac-AdR. Finalmente anche altri soggetti, sotto la pressione degli effetti negativi che con l'aumento delle tariffe dal 9 marzo si paleseranno , stanno cominciando ad accorgersi dei "fantasiosi artifizi regolatori", come li definisce il Comunicato stampa di ASSAEREO, che il governo Monti ha approvato in favore del gestore aeroportuale.

Lo stesso Comunicato solleva i seguenti due aspetti:

  1. A norma di legge gli aumenti tariffari dovrebbero essere applicati dopo l'entrata in funzione delle nuove opere;

  2. Gli aumenti delle tariffe a Fiumicino determinano "ulteriori gravi distorsioni competitive a favore dei vettori operanti sullo scalo di Ciampino, gestito dalla stessa ADR, ai quali sarà garantito anche il vantaggio di non dover subire pressoché nessun aggravio di costi".

Ricordiamo che tutte le opere previste dal Contratto di programma dal 2012 al 2044 saranno finanziate con i proventi derivanti dall'aumento della tariffa di imbarco, cioè saranno a carico dei passeggeri. Ma non basta. Anche i costi per la realizzazione delle nuove infrastrutture di connessione (strade, autostrade, ferrovie, ecc.) necessarie per l'attuale e il futuro aeroporto, pari a un valore di oltre 5 miliardi di euro, saranno a totale carico degli enti pubblici, cioè ancora una volta a carico dei cittadini.

Oltre a questi aspetti strettamente economici, ci aspettiamo che anche la Regione Lazio e Il Comune di Fiumicino si attivino per inoltrare ricorsi al TAR al fine di bloccare il raddoppio dell'aeroporto che distruggerebbe 1300 ettari di Riserva Naturale Statale e colpirebbe circa 300 famiglie con gli espropri e l'economia di un intero territorio.

giovedì 7 marzo 2013

ASSAEREO ricorre al TAR contro il contratto di programma ENAC - ADR

ASSAEREO: "Tale circostanza dimostra che gli aumenti tariffari, a norma di legge applicabili solo dopo l’entrata in funzione delle nuove opere, sono finalizzati a rafforzare la rendita di posizione del gestore aeroportuale, monopolista naturale, a scapito degli operatori di mercato, i vettori aerei, e dei passeggeri."

http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/economia/2013/03/06/Adr-Assaereo-ricorre-Tar-contro-tariffe_8355595.html

ASSAEREO ricorre al TAR contro il contratto di programma ENAC - ADR

Assaereo, l’Associazione di Confindustria dei vettori e degli operatori del trasporto aereo, rende noto di aver provveduto al deposito del ricorso al TAR del Lazio contro l’inaccettabile aumento delle tariffe aeroportuali previsto per lo scalo di Fiumicino dal Contratto di Programma ENAC – ADR.
Con la scusa di consentire alla società ADR di disporre delle risorse necessarie all’ammodernamento dello scalo di Fiumicino, il contratto di programma ENAC – ADR, attraverso fantasiosi artifizi regolatori tutti a favore del Gestore aeroportuale, determina un notevole aumento dei costi per le compagnie aeree e per i passeggeri che assicureranno ricavi totali per ADR ben superiori alle effettive esigenze di investimento.
A partire dal prossimo 9 marzo, infatti, i costi per le compagnie aeree e per i passeggeri aumenteranno nell’immediato di oltre il 50%, mentre l’entrata in esercizio di gran parte delle nuove opere è prevista dal 2016 in poi. Tale circostanza dimostra che gli aumenti tariffari, a norma di legge applicabili solo dopo l’entrata in funzione delle nuove opere, sono finalizzati a rafforzare la rendita di posizione del gestore aeroportuale, monopolista naturale, a scapito degli operatori di mercato, i vettori aerei, e dei passeggeri.
Tali risultati sono stati resi possibili non tenendo in alcuna considerazione le esigenze rappresentate dalle compagnie aeree e la stessa normativa comunitaria che invece, con la Direttiva 2009/12/CE, affida al confronto tra vettori e gestori aeroportuali un ruolo centrale.
Lo stesso contratto di programma, peraltro, oltre ad abbattersi sulla già pesante crisi delle compagnie aeree, ed in particolare sui vettori nazionali per i quali lo scalo di Fiumicino ha ovviamente una notevole incidenza rispetto al totale del traffico, determina ulteriori gravi distorsioni competitive a favore dei vettori operanti sullo scalo di Ciampino, gestito dalla stessa ADR, ai quali sarà garantito anche il vantaggio di non dover subire pressoché nessun aggravio di costi.
Le compagnie aeree sono i principali soggetti interessati all’efficienza degli aeroporti ma non sono disponibili, tanto più nell’attuale difficile contesto, a sostenere extra-oneri imposti senza alcun preventivo reale confronto ed in difformità alle norme europee.
Assaereo quindi confida nel positivo accoglimento del ricorso presentato al TAR del Lazio e che pertanto possa essere ricondotto all’interno delle regole sancite dalla Comunità europea il sistema tariffario imposto ai passeggeri ed ai vettori operanti a Fiumicino.

Roma, 6 marzo 2013

ASSAEREO