COMUNICATO
STAMPA
Il
Comitato FuoriPISTA scrive ai candidati alla presidenza della Regione
Lazio ed ai partiti che li sostengono rinnovando la richiesta di
respingere ogni ipotesi di raddoppio dell’aeroporto di Fiumicino e
che detto impegno sia contenuto nel loro programma elettorale.
La
richiesta assume un valore politicamente discriminante soprattutto
dopo che nell’ultimo Consiglio dei Ministri del 21 dicembre scorso,
pochi istanti prima delle dimissioni del Governo Monti, su forte
sollecitazione di Gemina - società della famiglia Benetton che
controlla AdR e contestualmente
proprietaria della Maccarese SpA sui quali terreni si espanderebbe
l’aeroporto – lo stesso governo ha approvato il Contratto di
Programma che prevede, oltre all’aumento delle tariffe
aeroportuali, l’ammodernamento e
l’ampliamento dell'aeroporto di Fiumicino.
Ricordiamo
che il Comitato non è pregiudizialmente contrario allo sviluppo
dell’aeroporto purché esso avvenga entro il sedime attuale,
salvaguardando così oltre 1200 ettari di agro romano, totalmente
ricadente all’interno della Riserva Naturale Statale del Litorale
Romano, da un impatto devastante.
Facciamo
presente che già solo con il progetto denominato “Fiumicino
Sud” (ristrutturando
le infrastrutture insistenti nell’attuale sedime) si arriverà ad
una capacità di oltre 50 milioni di passeggeri/anno, che con altri
accorgimenti potrebbero ulteriormente aumentare fino a 70 milioni,
rendendo così ingiustificato il raddoppio dell’aeroporto.
Le
richieste del Comitato ai candidati alla presidenza della Regione
sono pertinenti perché l’ente che andranno a governare, per
effetto dell’art.117 della Costituzione, concorre con lo Stato
sulla materia relativa agli aeroporti, noi riteniamo che la Regione,
con il potere che gli è conferito, a fronte di una chiara scelta
politico-programmatica, può bloccare l’esecuzione di un’opera
inutile e dannosa come il raddoppio dell’aeroporto di Fiumicino.
Molte
sono le tematiche a cui la Regione è fortemente coinvolta e che i
cittadini attendono risposte chiare anche sul fronte
dell’inquinamento acustico ed atmosferico, infatti dobbiamo
rilevare che già ora la presenza dell’aeroporto ha ricadute
negative per la popolazione residente. Gli ultimi dati pubblicati
dall’ARPA Lazio sull’inquinamento acustico ci confermano che in
diverse zone antropizzate vicino ai coni di volo (incluse quelle su
cui insistono diverse scuole dell’obbligo) i limiti sono già oggi
superiori a quelli consentiti dalla legge. La situazione, per quanto
riguarda l’inquinamento atmosferico, non è monitorata e a tal
riguardo l’ARPA ci ha comunicato che non ha la strumentazione per
effettuare i controlli.
La
Regione Lazio, inoltre, su recente delibera della Corte dei Conti è
tenuta a emanare, entro i primi mesi di quest’anno, il Regolamento
sulla riscossione dell’IRESA, i cui proventi devono essere
finalizzati alla tutela della salute, per attenuare i danni per i
cittadini legati all’inquinamento acustico generato dall’attività
aeroportuale e per effettuare indagini epidemiologiche.
Su
questi temi il Comitato chiede, in un rapporto fra amministratori e
cittadini, di essere ascoltato per mettere a disposizione
l’esperienza maturata in questi anni di studi e approfondimenti,
ciò non vuol significare che saranno archiviate le iniziative per
contrastare il raddoppio dell’aeroporto, tutelare il territorio e
l’ambiente nonché salvaguardare la salute dei cittadini.
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