COMUNICATO
Maccarese 11/07/2009
Il COMITATO FUORIPISTA, dopo vari solleciti, finalmente ha avuto la possibilità di consultare presso l’Ente Nazionale Aviazione Civile (ENAC), la documentazione ufficiale attestante lo sviluppo dell’aeroporto di Fiumicino.
Altri enti, tra cui la Regione Lazio, con vari pretesti si rifiutano di farci consultare ufficialmente, come da legge sulla trasparenza, la documentazione. Chissà cosa hanno da nascondere alla collettività che dovrebbero rappresentare.
L’ampliamento dell’aeroporto è in fase di progettazione e se sarà realizzato, molte abitazioni, terreni agricoli, piccole e medie aziende saranno espropriate con l’effetto di uno stravolgimento del territorio e dell’ambiente.
Le stesse audizioni effettuate dalle società interessate all’ampliamento dell’aeroporto presso le Commissioni Permanenti della Camera dei Deputati e Senato, confermano inequivocabilmente l’avvio delle procedure, dei tempi e dei fondi necessari per l’ampliamento dell’aeroporto che prevede l’esproprio di oltre 1500 ettari ricadenti integralmente nella Riserva Statale del Litorale Romano, vero patrimonio agricolo nonché polmone verde, indispensabile alla comunità romana.
L’inquinamento acustico ed atmosferico derivante condizionerebbe definitivamente la qualità della vita di tutti i cittadini coinvolti. La stessa economia turistica subirebbe delle conseguenze negative così dicasi per il valore delle relative abitazioni circostanti l’aeroporto.
La Riserva Statale del Litorale Romano, nata per salvaguardare anche l’integrità dell’azienda agricola della Maccarese e del territorio circostante, sarebbe in gran parte cancellata e sostituita da una nuova e devastante cementificazione.
I massimi rappresentanti della Regione Lazio, della Provincia di Roma e quelli del comune di Roma e Fiumicino, sono davvero favorevoli a questo scempio?
Allo stato attuale sembrerebbe che a nessuna forza politica interessi l’ambiente, la tutela del territorio e la salute dei cittadini che con l’ampliamento dell’aeroporto saranno inevitabilmente compromesse.
Il modello di sviluppo, da loro proposto, corrisponde alla stessa visione politica dei costruttori romani?
In tutta questa vicenda, paradossalmente, nessuno a finora voluto rilevare l’esistenza di un chiaro conflitto d’interessi: aziende di proprietà o che fanno capo al Gruppo Benetton sono presenti nell’ex Alitalia (attuale CAI), negli Aeroporti di Roma (AdR) e Maccarese SpA.
Solo una forte e consapevole mobilitazione di tutti i cittadini potrà fermare questa nuova cementificazione nonché l’ennesimo scempio all’ambiente e al territorio. Mobilitandoci è possibile salvaguardare e sviluppare le attività economiche, le esigenze e le aspirazioni di chi vive il territorio.
COMITATO FUORIPISTA
-questa terra è la nostra terra-
comitatofuoripista@gmail.com
http://comitatofuoripista.blogspot.com
2 commenti:
Inquietante e molto interessante, ma praticamente cosa si può fare per contrastare tale scempio?
Basta manifestare?
Dobbiamo informare le persone?
Organizzate eventi, manifestazione o altro noi vi seguiremo!
Flavia.
E bene che tutte le persone che hanno a cuore la zona propietari di case , di terreni e propietari sopratutto di buon senso si coalizzino per fermare una macchina che rischia di stritolare quel poco che è rimasto di panorama , serenità agricola , pace acustica, aria pulita:
Sarà una lotta difficile ma vale la pena di battersi
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